Davide opera principalmente su opzioni e forex su TF daily, con la sua tecnica di Trading Geometrico, che offre una prospettiva basata sulle relazioni armoniche che sono presenti sui mercati e consente di comprendere con un colpo d’ occhio le forze presenti e di stimare l’ evoluzione dei movimenti in corso in modo attendibile.
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L’intervista a Davide Catanossi
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Gli inizi
Inizia nel 2005 perché aveva un amico che era un trader di Cover Warrant.
Era abbastanza semplice perché si trattava di un trading basato su inefficienze, quindi ho avuto la fortuna di conoscere dall’inizio un trading profittevole, per il periodo, c’era un metodo che era semplice e replicabile.
Per cui ho iniziato a farlo di professione già dopo pochi mesi.
Alla prima perdita grossa il mio amico mi disse:
Per me è stata una grossa lezione, perché queste situazioni spesso ti portano ad entrare in una spirale negativa.
Gli studi
Di carattere sono molto curioso e studioso, e siccome avevo capito che le inefficienze sui Covered Warrant non sarebbero durate in eterno, mi sono messo a studiare l’analisi tecnica, e mentre guadagnavo con i CW facevo pratica sul resto.
Dal 2009 sono venuto a contatto con gli studi di Gann, e intanto i mercati erano cambiati e avevano una volatilità davvero alta.
L’abitudine della leva altissima dei CW, con gli altri strumenti mi ha portato ovviamente a delle perdite, per cui ho capito che dovevo usare altri metodi.
Ho poi approfondito parecchio l’aspetto geometrico, con gli studi di Michael Jenkins, Bryce Gilmore, Larry Pesavento, che mi ha appassionato tantissimo.
Ho continuato a studiare con Mariano La Rosa finché mi mandò da Michael Jenkins a New York.
Gli chiesi “Come fai a determinare la scala prezzo tempo?” e mi rispose che non era importante, mentre è la base di quelle tecniche.
[ctt template=”7″ link=”P7R4f” via=”yes” ]Il nostro occhio vede quello che vuole vedere, se ti faccio fare delle linee a caso sul grafico, quando apri gli occhi vedrai supporti e res @VitadaTrader[/ctt]Tornai a casa con la consapevolezza che da quel punto in poi dovevo andare avanti io, non potevo pensare di trovare ancora qualcuno che mi desse altri spunti.
Per molto tempo sono andato avanti a studiare, finché ho codificato il tutto.
Conoscendo l’insidia che c’è nel tracciare un segno sul grafico, mi sono fatto guidare da un grosso senso del dubbio e alla ricerca di smentite, e questo mi consente oggi di dire di aver trovato un metodo complementare all’analisi tecnica che mi consente di vedere le dinamiche del prezzo nel tempo, misurando fondamentalmente la forza, che ovviamente non è una previsione del futuro.
E questo sembra assurdo ma l’ho ereditato dai CW: il mercato non si anticipa mai ma si segue, non posso essere io a dire a lui quello che deve fare, ma devo essere io ad adattarmi a quello che fa lui.
Il mercato lo puoi seguire solo se hai una chiara idea di quanto può continuare il movimento, perché il concetto di trend stesso cela delle insidie, in quanto non è che esiste un principio di inerzia per cui il mercato sale e continuerà a salire… ti tolgo il grafico e ti ho tolto il trend.
Invece con la lettura dinamica che faccio, se togli il grafico le forze in gioco restano lo stesso, e i movimenti che sono stati causati.
Il passato non si ripete, nel senso che non esiste una ripetizione statistica, cioè il passato si ripete ma in modo direttamente proporzionale o comunque secondo certe leggi di analogia, non secondo una statistica.
E’ qui che sta l’insidia.
Un’altra cosa che ritengo pregiudizievole è l’idea di pretendere che il back-test possa rappresentare una probabilità, perché anche volendo ammettere che esiste il caso, comunque il calcolo delle probabilità ti dice che la profittabilità è il rapporto tra i casi favorevoli e i casi possibili, che sono però infiniti, per cui se mi limito ad un numero finito, non posso pretendere di estrapolare dei dati che possano avere un valore nel futuro.
I MOMENTI DIFFICILI
2008-9: in viaggio di nozze ero andato in America, avevo comprato il libro di Bennett McDowell, A Trader’s Money Management System
Per me sino a quel momento era stato solo una questione di valori assoluti, non esisteva l’idea del capitale, del rischio. Era come mettere l’elmetto la mattina, andare in guerra e sperare di tornare vivo, per cui mi ha cambiato l’impostazione mentale, perché ho cominciato a capire il discorso di fissare la size in base allo stop loss e non il contrario, questa è stata un po’ la svolta.
Anche studiando Gann facevo molta più attenzione alle sue regole del piramiding.
Il vero motore che animava l’idea di Gann era prezzo, tempo e pattern, dove il trend per lui è un pattern: è il modo in cui si presenta il movimento del prezzo su un TF più piccolo, quando su quello più grande c’è uno swing.
Alla fine lo swing e il trend sono la stessa cosa visti da distanze diverse.
DIARIO DI TRADING
Ne ho uno del 2008, lo riguardato da poco e ho visto cose incredibilmente attuali.
Avevo scritto ”Quando valgono i soldi? Se la mattina sono a 0, 100 euro sono molto importanti, se arrivo a +100 diventano importantissimi perché ho fatto la giornata.
Se inizio a perdere e vado da+100 a -20 inizio a sparare e non mi importa più nulla, e il valore di quei 100 euro cambia.”
[ctt template=”7″ link=”4LF1a” via=”yes” ]Il day trading dovrebbe essere fatto da persone molto esperte, ma viene fatto da chi è meno preparato per situazioni che ti travolgono. @VitadaTrader[/ctt]Noi davanti al book che si muove tendiamo a dare ai soldi un valore variabile a seconda delle situazioni, non oggettivo. Forse era quello che voleva dire Gann, il fatto che guardando il nastro ti ipnotizza, e il modo migliore è stargli lontano.
Ho la volontà di mantenere il rischio sempre controllato: ecco perché mi piace usare le opzioni, perché disponendo di questo elemento geometrico, che mi dà anche la quantità del tempo, mi consente di creare la strategia col rischio su misura per come lo voglio io.
Pullula di persone che vendono aria fritta, e questo va osteggiato: il mercato si può seguire ma bisogna averne un’idea, e ci sono altri soggetti che vendono l’idea di guadagnare senza sapere dove andrà il mercato.
Io se compro qualcosa devo avere un’ottima ragione per pensare che il prezzo salga, se no non la compro. Spesso ho intuizioni positive, e lo stesso si fa fatica ad arrivare a fine mese sempre in profitto! Il minimo che uno possa fare è prenderci il più spesso possibile.
COSA HAI IMPARATO DAL TUO MIGLIORE E PEGGIORE TRADE?
Quello che mi ha dato più soddisfazioni è stato quest’anno sul Cacao, una cosa ideale che capita raramente in cui va tutto come deve andare.
La nostra difficoltà nel pianificare deve essere quella di calarsi in qualcosa che possiamo fare davvero, che sia equilibrato e sostenibile.
SOLITUDINE
La sento perché quando ho cominciato eravamo un gruppo, e poi c’erano eventi dal vivo in cui ci vedevamo.
Ora lavoro in ufficio, per cui c’è un altro trader nella stanza accanto, e non mi sento troppo solo.
PERCHE’ FAI FORMAZIONE?
Faccio formazione ma non in maniera canonica, nel senso che insegno le basi a persone che vengono da me in modo gratuito, perché non puoi insegnare a guadagnare a qualcuno.
Invece faccio formazione singolarmente a chi è già un professionista, ha già delle basi solide e vuole apprendere la mia tecnica di Trading Geometrico.
Il mio core business non è la formazione ma semmai la consulenza a trader evoluti od operatori istituzionali.
PERCHE’ MOLTI TRADER NON HANNO SUCCESSO
Il primo motivo è l’elevata aspettativa in rapporto al capitale
I consigli
Armatevi di una grandissima pazienza.
L’insidia maggiore è il fatto che sembra facile, e quindi magari dopo poca simulazione positiva si va sul reale.
Il trader è un manager, anzi un generale, cioè un soldato che ha superato 20 anni di battaglie, il trader alle prime armi è come uno che viene messo a fare il generale subito.
Il minimo che possa fare è studiare come un pazzo.
IL CONSIGLIO CHE VORRESTI AVER RICEVUTO
Di controllare il rischio, io l’ho scoperto solo dopo.
Le risorse citate
Geometry of Markets di Bryce Gilmore
A Trader’s Money Management System di Bennett A. McDowell
Four-dimensional Stock Market Structures and Cycles di Bradley F. Cowan
Trattato di money management di Andrea Unger
Link
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Il libro di Davide Catanossi, in uscita a gennaio 2016, in cui sono spiegati in modo semplice i principali pattern della Sintesi Geometrica e l’armonia che si cela dietro i grafici.
Lo trovate qui http://tradinggeometrico.weebly.com/libro.html
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