In questo videotip andiamo a vedere in che modo i trader possono battere i trading systems, andando a sfruttare la loro caratteristica principale: provare emozioni!
“Visto che le emozioni negative le conosciamo già (o pensiamo di conoscerle), a tuo modo di vedere qual’è lo stato emotivo, l’aspetto psicologico che influenza più positivamente l’essere profittevole nel trading?”
“Da quando sono venuta a conoscenza dei trading systems automatici mi è venuto spontaneo pensare che per i trader individuali non ci fossero più opportunità.Cosa ne pensi? Ci sono punti di forza a favore dei trader individuali ? E se si quali?”
Vincenzo e Anna
Cosa non possono fare i trading systems?
Qual é lo stato emotivo che influenza più positivamente l’essere profittevole nel trading e gli umani possono battere i trading systems?
E’ stato dimostrato (articolo su Sole24Ore) che i trader più bravi sono quelli che riescono a interpretare i segnali del proprio corpo perché riescono ad avere un controllo ottimale del rischio.
“Ma è proprio vero che i trading systems battono regolarmente l’uomo? Che la capacità spaventosamente superiore delle macchine di processare informazioni ha condannato l’essere umano a fallire sui mercati, costringendolo ad affidarsi ai robot?
Macché: nel trading è ancora l’homo sapiens a battere le macchine, ma solo se si affida nel modo giusto al suo cervello e al suo istinto.
Queste le conclusioni di un recente studio scientifico condotto da neuro-scienziati delle università di Cambridge e del Sussex in Inghilterra e dell’australiana Queensland University of Technology.
La ricerca è stata condotta monitorando un gruppo di 18 hedge fund trader londinesi, in realtà tecnicamente “scalper”.
I neuroscienziati volevano soffermarsi in particolare sulla relazione tra quello che avveniva nel corpo dei trader e le loro reazioni sui mercati.
Hanno analizzato ad esempio la frequenza del battito cardiaco rilevato in diversi momenti e in differenti fasi di stress.
Il risultato è che i migliori trader del gruppo erano proprio quelli più in grado di “ascoltare” i segnali del proprio corpo, “collegandoli” al volo con il cervello e operando sui mercati di conseguenza.
Anche precedenti studi scientifici sui trader avevano mostrato come il focalizzare il cervello sui segnali del proprio corpo aumenti il controllo del rischio e la possibilità di ritorni positivi dall’operatività in Borsa.”
Ora facciamo un passo indietro per rispondere a Vincenzo.
Cos’é un’emozione?
Un’emozione é una risposta biologica del nostro organismo ai cambiamenti dell’ambiente in cui si trova.
Quindi ogni variazione dalla norma e dai pattern familiari del cervello.
Un’emozione ha diversi elementi: vediamo i primi tre
1. Arousal o risveglio
la parte in cui l’emozione prepara il corpo per l’azione
Lo sentiamo come un’improvvisa crescita dell’energia, i muscoli si tendono, pronti a scattare, il respiro accelera oppure viene trattenuto, gli occhi diventano fissi.
Molti trader non si rendono conto che il proprio corpo si sta preparando all’azione perché non sono abituati ad utilizzare il corpo come barometro del proprio stato emotivo.
2. Sensazione
di solito consideriamo questa come emozione, é la parte di cui ci accorgiamo: é l’esperienza soggettiva che facciamo quando la parte chimica dell’emozione sta correndo nel nostro corpo.
Possiamo sperimentarlo come un nodo allo stomaco o nausea nel caso della paura, o un grande benessere nel caso dell’euforia.
Una volta che si é attivata la chimica dell’emozione, ci vogliono dai 40 minuti a due ore perché venga esaurita nel corpo e tu possa tornare ad uno stato di equilibrio.
3. Motivazione
è quello che l’emozione ti dice di fare.
Le tre motivazioni principali sono: attaccare (rabbia), scappare (paura) e avvicinarsi (curiosità).
Sentirai l’urgenza di agire.
Lavorare su noi stessi, imparare a gestire le emozioni significa anche trasformare attacco/rabbia e fuga/paura in curiosità, perché non possiamo cancellare un’emozione ma possiamo cambiare gli elementi!!
Ora che sappiamo cos’è un’emozione e come è fatta, possiamo imparare a gestirla in modo più efficace.
Come riconoscere un’emozione?
Per prima cosa sappiamo che è biologica, possiamo trovare prima la sua presenza riconoscendone i sintomi fisici.
Andremo a cercare 4 cose: tipo di respiro, tensione muscolare, battito cardiaco e sensazioni corporee.
1.Tipo di respiro: tutte le emozioni hanno un tipo particolare di respiro collegato.
La paura produce un respiro trattenuto oppure rapido e che utilizza solo la parte superiore dei polmoni, diminuendo così l’apporto di ossigeno al cervello.
Se questa respirazione viene cambiata anche intenzionalmente, l’emozione della paura non può mantenersi.
Il respiro veloce o quello trattenuto fanno parte del pattern della paura.
Per prima cosa quindi devi imparare a riconoscere i sintomi dell’emozione al loro risveglio.
Poi ti alleni a modificare il respiro passando alla respirazione diaframmatica, che é lenta lunga e profonda, togliendo di fatto benzina all’incendio emozionale.
La respirazione diaframmatica é associata allo stato emotivo di calma e rilassatezza, equilibrio emotivo
2. Tensione muscolare: è un’altra componente per individuare la presenza di un’emozione, e va cercata anche in occhi, mascelle, bocca, collo, spalle, braccia, petto, pancia, gambe…
Ognuno di noi sperimenta tensione in parti diverse del corpo, tu devi trovare la tua.
Imparando a riconoscerla si può anticipare il risveglio di un’emozione, prima che la situazione diventi irreversibile.
Anche il rilassamento muscolare intenzionale é una capacità che si impara, e in questo modo si interrompe la crescita dell’emozione
3. Battito cardiaco é correlato al respiro come abbiamo visto nello scorso video:
4. Sensazioni fisiche: sono il punto di passaggio tra il risveglio di un’emozione e il momento in cui esplode.
Ognuno di noi può provarne diverse, tra i sintomi più comuni possiamo includere:
- una stretta nello stomaco
- la sensazione di affogare
- nausea
- vedere rosso
- dita congelate
- sensazione di malessere diffuso
- la testa vuota
- senso di vaghezza.
Quindi lo stato emotivo che dovremmo coltivare è di calma ed equilibrio, utilizzando tecniche di equilibrio emozionale e mindfullness.
Il primo passo da fare é iniziare ad osservare se stessi durante le giornate di trading, portando l’attenzione sui sintomi delle emozioni nel corpo, imparando a riconoscere cosa succede e come ci sentiamo.
In questo modo non ci faremo sopraffare dalla paura ma potremo intervenire prima che esploda calmandola.
Andando avanti nel lavoro su di se potremo anche iniziare a percepire i segnali che il corpo ci manda in risposta a quello che vediamo sui grafici, é la nostra parte intuitiva che spesso non sappiamo interpretare proprio perché non conosciamo il linguaggio del nostro corpo.
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