Gestire lo stress é una capacità che i trader devono acquisire al più presto per sopravvivere sui mercati.
Imparare ad osare: il coraggio dei piccoli passi
In questi giorni stavo riflettendo e mi scopro completamente diversa come trader da quella che ero anche solo due anni fa, diversa a livello di attitudini e di comportamenti, e come alcuni siano diventati naturali da totalmente innaturali e forzati che erano.
Una sera stavo rivedendo “Ogni maledetta domenica” e ho avuto un momento AH-AH 🙂
Il discorso dei centimetri, di come ogni centimetro che faticosamente facciamo ci porta un po’ più in là, e di come la somma di tutti quei centimetri, delle piccole cose che ogni giorno facciamo avanzando appena appena, alla fine diventa un metro, e poi due, e ci ritroviamo anche più in là di dove pensavamo di poter arrivare.
Questa trasformazione é permanente, e te ne accorgi solo dopo che é avvenuta, quando ti rendi conto che stai facendo le cose in modo diverso, con naturalezza e senza sforzo.
Il meccanismo che permette di sommare questi centimetri, queste piccole vittorie, questi piccoli passi nel vuoto, e di trasformarli in metri é la plasticità del nostro cervello: attraverso l’allenamento creiamo nuove connessioni cerebrali, che corrispondono a nuovi comportamenti, e attraverso la ripetizione piano piano li facciamo diventare automatici.
Ti ricordi come si forma un’abitudine?
Andando a strutturare il secondo modulo di Mente da Trader, per il quale mi sono in parte ispirata al programma MBSR di Jon Kabatt Zinn), nella parte relativa allo stress é come se si chiudesse il cerchio: solo attraverso l’esposizione allo stress possiamo migliorare le nostre performance.
Lo stress ci serve per migliorare
Da Wikipedia:
Lo stress rappresenta la “pressione” di eventi psicologici che causano, nell’organismo, una reazione generale di adattamento agli stessi.
L’adattamento può prendere varie forme, più funzionali o più disfunzionali, e si articola a vari livelli: cognitivi, emotivi, comportamentali, psicofisiologici.
Attualmente, in psicologia clinica, si utilizza il termine generico stress per significare la dinamica di pressione ambientale/adattamento dell’organismo, specificando poi in distress lo stress “negativo” e disadattativo, che può condurre anche a reazioni patologiche, ed in eustress lo stress “positivo”, che deriva dall’attivazione ed energia che gli impegni derivanti dalle pressioni ambientali stimolano nel soggetto.
La curva tra stress e performance ha un rapporto inverso: se lo stress percepito è basso anche le performance sono basse.
Nel trading succede in condizioni di mercato calmo, quando la noia ha la meglio, e prendiamo pochi rischi.
Anche con stress elevato le performance tornano a peggiorare.
Nel trading possiamo vedere come con volatilità alta oppure quando si prendono rischi troppi elevati salga l’ansia e i comportamenti dannosi che conosciamo.
La zona centrale della curva é quella di performance ottimale: il livello di sfida richiesto dal mercato combacia con le tue capacità e con la percezione che hai di riuscire bene in quelle condizioni.
La risposta allo stress può essere allenata
Situazione tipica: c’è una reazione improvvisa sul mercato, magari sul rilascio di notizie importanti, guardiamo i grafici, il battito cardiaco accelera, respiriamo più velocemente, lo stomaco si contrae.
Il nostro corpo si sta preparando, la risposta somatica allo stress é stata attivata: serve a prepararci a rispondere al pericolo, e ha un’importanza vitale nella nostra sopravvivenza.
E’ importante capire che la risposta allo stress è individuale: la sensibilità dell’amigdala e gli inneschi dello stress sono individuali.
Ma la cosa fantastica é che questa risposta può cambiare nel tempo ed essere ridotta: può essere allenata!
Nel breve termine lo stress aumenta le performance, ma troppo stress per un periodo di tempo prolungato, soprattutto se manca la capacità di fronteggiarlo, può essere estremamente dannoso, sia mentalmente che fisicamente.
Resilienza
Def. Resilienza
la capacità di un individuo di affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, di far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà.
Loher nel suo libro “Stress per il successo” evidenzia quanto sia importante lo stress per la crescita delle nostre performance, ma solo se é seguito da un periodo di recupero.
E’ questa oscillazione tra stress e recupero che porta equilibrio e fa crescere la resilienza e la nostra capacità di regolare e sopportare meglio lo stress.
Attraverso questo recupero o riposo dallo stress, abbassiamo i livelli di cortisolo che sono stati rilasciati, riduciamo la reattività dell’amigdala, rendendoci meno reattivi di fronte ai pericoli che percepiamo.
Possiamo spostare la curva
Più resti esposto alle situazioni difficili più sviluppi la capacità di gestirle e costruisci la tua resistenza allo stress.
E’ un processo in due fasi:
1. esposizione allo stress
2. fase di recupero
L’esposizione allo stress con un recupero sufficiente aumenta l’adattamento, la capacità di reggere lo stress e la resilienza, mentre se il recupero è insufficiente si arriva allo stress cronico e poi al crollo, fisico e psicologico.Restare in uno stato di eccitazione per lungo tempo impoverisce i traders di adrenalina e li lascia esausti, il che porta ad un comportamento di avversione al rischio.
In questo gli esercizi di MindFitness sono fondamentali, infatti attivano il sistema nervoso parasimpatico, e completano il ciclo dello stress fornendo l’elemento di recupero che permette al corpo e alla mente di adattarsi e diventare più resilienti.
Oleg Zhukov dice
Pregevole e interessante articolo. Condivido per averlo sperimentato in un altro campo che l’approccio a piccoli passi è quello giusto per superare paure e resistenze mentali. Da ragazzo un bravissimo istruttore di nuoto in una sera mi fece superare vent’anni di paura dell’acqua scomponendomi il gesto fisico di lanciarmi in una serie di piccoli esercizi e poi facendomeli pian piano ricomporre insieme.