Mirror Trading: il trading come strada verso se stessi
In questo primo post vorrei dare una panoramica del perché gestire l’emotività è così importante nel trading, e di quello che possiamo fare per migliorare il nostro approccio.
Nella mia esperienza ho notato che nel trading mi comporto e penso come nel resto delle situazioni della vita; sono giunta quindi alla conclusione che posso usare il trading come palestra di vita, dove tutto è amplificato come in uno specchio deformante, ma facendo un lavoro di cambiamento ne vedrò i risultati sia nel trading che nella vita.
Anche se abbiamo conoscenze tecnico/analitiche diciamo buone e conosciamo il Money Management, molto spesso, soprattutto all’inizio, manca la capacità di mettere in atto l’autodisciplina, cioè il buon uso di strategie e regole di Money Management.
Cosa ci può ostacolare? la parte emotiva, cioè conoscere se stessi e avere padronanza della propria emotività, delle proprie aspettative e dei propri condizionamenti.
Gestire l’emotività non significa non avere o non vivere le proprie emozioni, ma viverle bene, senza esserne in balia e liberandosi degli stati d’animo negativi.
Le EMOZIONI, sia quelle piacevoli che spiacevoli, sono la risposta alla paura: anche le emozioni piacevoli che proviamo (ad es. se siamo in gain) ci portano a provare paura e contengono in sé il seme di quelle spiacevoli.
I nostri stati d’animo non sono determinati dagli eventi ma dal significato che NOI diamo agli eventi.
Gestire l’emotività significa riconoscere i pensieri coscienti e subcoscienti modificare la nostra reazione ad essi: non possiamo cambiare il mercato ma possiamo cambiare il significato che ha per noi un certo movimento e soprattutto il modo in cui rispondiamo a questo stimolo.
Non ci interessa avere emozioni piacevoli ma essere in equilibrio, riconoscere i pensieri che disturbano (fretta, avidità, paura, speranza…) e renderli produttivi.
Per un trader è necessario sviluppare l’autoanalisi, dobbiamo avere consapevolezza di quello che accade dentro di noi, a tutti i livelli.
Mente e corpo sono collegati e si influenzano a vicenda, le emozioni sono la reazione fisica alla mente.
Quali sono le prime cose che possiamo fare per intraprendere questa strada di conoscenza di sé?
1) Ascoltare l’intuizione – no, non sto parlando del “trading di pancia”, quello è riservato a chi ha superato il 20° anno sui mercati 🙂
- lavorare il più possibile in ottime condizioni psicofisiche
- creare un ambiente tranquillo ed evitare le distrazioni, utilizzando lo Space clearing e anche il Feng Shui
- ascoltare il corpo per riconoscere le proprie sensazioni – ad es. se siamo tesi è inutile ripetersi “Devo rilassarmi”, è molto più efficace scuotere un braccio, farsi una risata o focalizzare l’attenzione sul respiro
2) Scegliere strategie e Time Frame consoni alla propria personalità
Imparando a conoscere noi stessi possiamo capire quale tipo di operatività è più in armonia con il nostro modo di essere.
L’insieme di queste cose ci aiuta a trovare la sintonia col mercato.
[ctt template=”7″ link=”0a9en” via=”yes” ]Ridurre i pensieri evita di disperdere le energie alimentando paure e tensioni. @VitadaTrader[/ctt]In questo modo otteniamo chiarezza mentale e assenza di giudizio, e quindi una maggiore sintonia col mercato.
Ecco come possiamo fare per iniziare ad essere presenti nel qui e ora; nel trading, ma non solo, passato e futuro non importano: cerchiamo la consapevolezza di noi stessi nel momento presente.
Primo Esercizio di Radicamento
- liberiamo la mente da altre preoccupazioni
- troviamo una posizione di equilibrio aggiustando la postura: in piedi, con le ginocchia leggermente piegate, il baricentro abbassato, cerchiamo una posizione in cui ci sentiamo in equilibrio con il peso, e focalizziamo le sensazioni sulla pianta dei piedi
- rilasciamo ogni tensione, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi
- calmiamo il respiro, poi iniziamo a fare una sequenza di tre lenti inspiri dal naso ed lenti espiri dalla bocca
- portiamo l’attenzione alla base della colonna vertebrale (primo chakra) ad occhi chiusi
- portiamo l’attenzione ai piedi: sono ben poggiati a terra e la schiena è dritta (ma non rigida)
- Ora immaginiamo delle radici che crescono dai piedi, scendendo fino al centro della Terra.
- Continuiamo a respirare dal naso ed espirare immaginando di farlo dai piedi
- Dopo una pausa immaginiamo di inspirare dal centro della Terra e dai piedi portando l’aria verso l’alto, fino ai polmoni, ed espiriamo dalla bocca
- Continuiamo a respirare alternatamente, creando un circuito che ci collega alla Terra.
- Quando ci sentiamo ben radicati, saldi, portiamo l’attenzione allo spazio del cuore (4° Chakra) e apriamo gli occhi, espirando profondamente
- Riportiamo l’attenzione al grafico, restando ancorati alla consapevolezza di noi stessi
Quando siamo presenti a noi stessi interiormente abbiamo molte più possibilità di non lasciarci trascinare da pensieri spiacevoli, che trasformano in poco tempo la nostra obiettività in una reazione automatica alle emozioni.
Ogni volta che non ci sentiamo tranquilli, o che sentiamo la necessità di ritrovare la calma e l’obiettività che ci servono, questo esercizio può aiutarci a connetterci a noi stessi.
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