Corrado inizia a fare trading nel 1998-99 spinto dalla passione per i mercati finanziari con risultati subito positivi, dopo 6 mesi si licenzia e diventa un trader full-time.
Fino al 2003 sono anni fantastici con ottimi risultati, lavora su Covered Warrant e azionario sfruttando in parte anche le inefficienze di mercato.
Oggi opera prevalentemente sul Forex, indici USA e DAX, su TF che vanno dal 2min al daily, con l’analisi che parte dal daily, scendendo poi di TF per trovare le entrate migliori, cercando spesso ma non solo gli eccessi di mercato.
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L’intervista a Corrado Duiella
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Gli inizi
All’inizio avevo pochissime conoscenze e lavoravo principalmente sul book, per tre quattro anni ho avuto ottimi risultati. Dal 2003 in poi il mercato é cambiato ed ho avuto le prime difficoltà.
GLI OSTACOLI CHE HAI INCONTRATO
Questo é certamente uno dei fattori negativi principali nell’operatività di un trader, ed é molto difficile uscirne, perché diventa un circolo vizioso, mentre cerchi di trovare delle soluzioni cambiando mercato, strategie, intensificando gli studi.
Prima di trovare la strada giusta molte strategie si dimostrano inefficienti o inadeguate, nel frattempo la tua situazione psicologica peggiora, compromettendo lucidità e capacità di trovare soluzioni perché non sei sereno.
Ho passato 2-3 anni davvero difficili, in cui non riuscivo più a guadagnare, anzi perdevo. Ho dovuto ricominciare da zero la costruzione del mio percorso di trader, con gli studi, le analisi, gli approfondimenti.
Ci devi mettere il massimo impegno per trovare una soluzione a problemi che sembrano diventati insormontabili.
Ci sono riuscito lentamente, dal 2007, ripartito su basi di conoscenza ed esperienza più solide, ho trovato stabilità di risultati, ed é stato un crescendo costante.
Un buon risultato in questa professione é conseguenza di un 70% di psicologia, e un 30% di conoscenza tecnica.
LA SOLITUDINE NEL TRADING
L’ho provata nei primi anni, all’inizio del mio percorso.
Ho commesso degli errori gravi: avendo vissuto un lungo periodo con ottime performance nel trading, avevo in un certo senso smarrito la mia identità e le regole base di confronto e condivisione al di fuori del lavoro che devono essere invece dei punti fermi.
Mi alzavo la mattina e stavo a monitor fino a sera inoltrata, sono andato avanti così per anni.
Perdi la relazione col mondo esterno, gli amici, con quello che succede al di fuori dell’ambito strettamente lavorativo, questo é un aspetto fortemente negativo per chi svolge questo lavoro, e quando te ne accorgi rischi di avere già fatto dei danni.
Ripartire é poi molto difficile e abbinato alle difficoltà in campo professionale, richiede un percorso dentro di te molto complesso, anche sofferente, e devi avere molta forza interiore per riuscire ad uscirne e ricostruire tutto, hai bisogno di molto tempo.
C’è stato poi il periodo della collaborazione con un società di formazione, per alcuni aspetti positivo e di crescita, per altri la gestione continuativa del gruppo creava troppe distrazioni che toglievano tempo e concentrazione alla mia operatività.
Oggi ho trovato un buon compromesso, per lavorare, per confrontarmi con i colleghi, ma anche per il tempo libero.
COSA TI HA INSEGNATO IL TUO PEGGIOR TRADE?
I peggiori sono stati tanti, in termini economici e di condizionamento a livello psicologico.
Una delle giornate peggiori é stata quella degli attentati a Londra: avevo posizionato tutti i miei ordini a scalare sui Covered Warrant, subito dopo gli attentati i Market Maker hanno eseguito i miei “buy” e si sono tolti dal mercato.
Non c’era più un bid sul mercato.
Ero psicologicamente devastato, era una situazione non prevedibile, quel metodo di lavoro mi aveva fatto guadagnare molto prima, ma lì avevo commesso degli errori.
Una delle principali regole di cui devi essere cosciente in questa professione é che se perdi la colpa non é mai del mercato, se perdi é colpa tua. Quando un trader cerca scuse vuol dire che ha sbagliato completamente la via del suo miglioramento. Meglio guardare in faccia i propri errori e lavorare per migliorarsi.
GIORNATA TIPO
Oggi sono tornato ad avere libertà e tempo libero, quello che cercavo quando ho iniziato questa lavoro.
Mi alzo alle 8.30 perché vado a dormire tardi, controllo le news e guardo cos’é successo nella notte, fondamentalmente le metodologie lavorano su quello che ho impostato la sera prima, e salvo alta volatilità, a metà mattinata stacco.
Il trading stretto lo faccio nel pomeriggio quando aprono i mercati americani, fino alle 18, poi mi prendo un po’ di tempo libero. In serata riprendo lo studio e vado avanti anche fino a notte inoltrata.
C’É STATO UN PARALLELISMO TRA LA VITA E IL TRADING?
[ctt template=”7″ link=”87e1E” via=”yes” ]Il trading è una vita parallela alla tua vita, è una fonte d’istruzione e di crescita. @VitadaTrader[/ctt]
Esperienze forti di soddisfazioni come di depressioni, di grandi guadagni o grosse perdite, vanno inevitabilmente ad influire sulla tua forza interiore, sulla capacità di reagire agli eventi esterni anche al di fuori del trading.
E’ una scuola di vita impressionante.
IL CONSIGLIO CHE VORRESTI AVER RICEVUTO PRIMA DI INIZIARE
Quello di studiare, di informarmi e approfondire, di partire prima con lo studio, mi avrebbe evitato delle perdite. La conoscenza non é mai sufficiente, bisogna continuare a studiare sempre.
I consigli
Innanzitutto devi avere una grandissima passione, alla fine lavori 15 ore al giorno ma non ti stanca, la passione non ti fa guardare il giorno o la notte.
La condizione base é l’umiltà, i risultati ottenuti fino ad oggi contano relativamente e non é detto che domani ci saranno le stesse condizioni per replicarli. L’umiltà e la voglia di sviluppare nuove tecniche, strategie, migliorare le conoscenze e il feeling con il mercato.
Serve una grande forza interiore, la capacità di non abbattersi nei momenti negativi.
L’idea di arrenderti va al di là di questo lavoro, soprattutto quando hai fatto un percorso e hai superato molti momenti difficili. Comprendere la sostanziale differenza tra teoria, conoscenza tecnica, e la loro applicazione pratica.
La demo può durare 3-6 mesi, poi uno deve provare l’emotività del guadagno o della perdita, senza non si impara nulla.
Arriva il momento che entri a mercato, non hai l’esperienza psicologica della pressione che ti mette l’essere a mercato e buona parte della demo che hai fatto ti é servita a poco.
Non avere fretta, non fare come me nel passaggio in pochi mesi da dipendente a tempo indeterminato al trading full-time, oggi i mercati sono più complicati da interpretare, é meglio verificare con calma capacità e risultati, magari part time, anche se non é la stessa cosa.
Devi fare dei sacrifici se vuoi fare questo lavoro, ti può dare tante soddisfazioni ma ci vuole moltissimo impegno e dedizione.
PERCHÉ LA MAGGIOR PARTE DEI TRADER NON HANNO SUCCESSO?
Perché non hanno l’umiltà, la voglia o la capacità di migliorarsi, molti sono traditi dall’ego, dal voler ostentare il loro essere bravi, dall’ansia di metterlo in piazza: non serve, se sei bravo lo dice il tuo conto, non lo devono dire i tuoi amici su FB.
Questo ti porta a inimicarti il mercato, chi ostenta mirabolanti performance o facilità nel raggiungerle, viene punito perché manca di umiltà.
In 15 anni ne ho visti passare tanti di traders, ne conoscevo di molto bravi che poi sono scomparsi.
Senza l’umiltà, perdi la capacità di reagire di fronte alle problematiche, perché vivi leggero, nel tuo mondo e nel momento in cui ti si presentano le difficoltà non hai la reattività e la forza per affrontarle, il mercato non ti concede tempo e ti butta fuori.
[ctt template=”7″ link=”Rm7zU” via=”yes” ]La leva alta e la troppa fretta portano anche al fallimento. @VitadaTrader[/ctt]
Uno dei principali errori di chi lavora a leva alta non è sbagliare il trend, la maggior parte delle volte lo si individua, ma il non considerare gli eccessi che spesso si verificano prima che il mercato prenda la direzione da noi auspicata, questo comporta spesso l’azzeramento dei fondi di chi opera a leva alta.
E’ un problema di timing ma anche di leva che ti permetta di restare a mercato anche quando ti va contro. Per leva bassa intendo 0,5/1, sopra leva 3 sei sovraesposto.
Nel mercato della valute, ho potuto ovviare al problema principale del trader, che é lo stop, per tutti é difficile, ma una profonda conoscenza di correlazioni hedging e macroeconomia, permette ad esempio, di attuare strategie di copertura parziale o intera di posizioni, rimanendo a mercato.
Questa é una svolta anche da un punto di vista psicologico. Nella mia esperienza di formatore, ho verificato che attenersi rigidamente a schemi prefissati, aumenta le difficoltà, ritengo la capacità di mettere in discussione le proprie certezze, una delle migliori doti in questa professione.
Il trading é un’arte, non é un insieme di regole precise che ti dà i risultati, e per chi non é abituato ad approcciarsi al lavoro in questo modo, capire che devi utilizzare le tue conoscenze ma renderle flessibili, é un passaggio che alcuni fanno davvero fatica a superare.
La lettura deve essere molto ampia, poi sono dei dettagli, degli spunti che riesci a estrapolare, che ti consentono di completare il puzzle, di creare la tua identità di trader, prendere ispirazione da tutte le fonti disponibili e tradurlo in metodo.
Mai prendere e copiare quello che viene da un altro, così non impari nulla. La capacità non é disporre di tecniche da replicare, ma avere la flessibilità mentale per capire quando e in che modo applicarle.
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LA PROPOSTA DI CORRADO AI TRADERS PROFESSIONISTI
Io sarei per la costituzione di un’associazione di traders, che possano avere un patentino, una certificazione per poter svolgere l’attività di formazione. Non è possibile che oggi il primo ragazzino inesperto, dopo tre mesi di demo, si mette a vendere segnali e corsi.
Cerchiamo di autoregolamentare questo campo.
Come? Io dico almeno 5 anni di esperienza sui mercati, e almeno 4 degli ultimi 5 anni in profitto, certificati dal Capital Gain. In questo modo ottieni anche maggior rispetto al di fuori di questo mondo, cosa che oggi non c’è.
Non conosco altri campi dove c’è una pubblicità così vasta da parte di persone non autorizzate. Non possiamo fare molto in questo senso, ma possiamo definire chi ha le caratteristiche e capacità per potersi definire trader e quindi poter dare qualcosa agli altri.
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Le risorse citate
La lettura deve essere molto ampia, poi sono delle piccole cose, degli spunti che riesci a estrapolare, che ti consentono di completare il puzzle, di creare la tua identità di trader, prendere ispirazione da tutte le fonti disponibili e tradurlo in metodo.
Mai prendere e copiare quello che viene da un altro, così non impari mai nulla. La capacità non è avere una tecnica da replicare, ma avere la flessibilità di capire quando applicarla e saper scegliere.
Street smarts – Linda Bradford Raschke è un ottimo libro molto tecnico e operativo
I segreti del trading di breve termine – Larrty Williams qui ho trovato degli spunti di riflessione
Link
https://www.facebook.com/corrado.duiella
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