Ieri mi è successa una cosa che mi ha davvero elettrizzato, dandomi la certezza che si può cambiare noi stessi molto profondamente.
Andando contro a tutte le mie resistenze, “ma perché mai cambiare un assetto se fin ora è andato bene così?”, il dentista mi ha installato un aggeggio per correggere il morso profondo, e ora le mie mandibole distano parecchi millimetri.
Tralasciamo il fatto che mangerò zuppe per un po’, la cosa stupefacente è che mi ha assicurato che i denti crescono ed entro 6 mesi/un anno, tutto lo spazio che si è creato verrà occupato dai miei denti!
Da ieri sera sono davvero elettrizzata da questa cosa,
i miei denti, il mio corpo, io, possiamo cambiare forma
anche quando non è previsto dalla biologia, perché ci serve!
A questo punto ogni pensiero refrattario che tenta di tenermi nella zona di confort, non può che venire risucchiato dalla certezza che davvero noi creiamo la nostra realtà.
Ma perché mai vi sto raccontando queste cose? Cosa c’entra con il trading?
Sono convinta da molto tempo che il trading può essere una grandiosa palestra di vita, è un’opportunità enorme di vedere i nostri atteggiamenti mentali, le nostre abitudini, e poterle modificare.
Il trading mette a nudo paure e difetti che abbiamo comunque, ma che riusciamo a dribblare nella vita reale, perché le regole del mondo sociale in cui siamo immersi fin da piccoli, che plasmano il nostro modo di pensare e le nostre abitudini, sono profondamente diverse da quelle del sistema in cui ci troviamo nel momento in cui facciamo trading.
Se vogliamo avere successo nel trading, sono necessari cambiamenti profondi, che possiamo iniziare ad innescare solo dopo:
- aver capito in che tipo di ambiente psicologico ci troviamo e quali sono le difficoltà nell’adattarci ad esso.
- Aver compreso la natura delle percezioni e della mente e come funziona il nostro cervello
Per poter cambiare in modo efficace dovremo per prima cosa:
- imparare a gestire le nostre emozioni, regolandole man mano per arrivare al punto da non avere più un corto circuito emozionale con tutte le conseguenze nefaste sul nostro conto di trading
- acquisire dimestichezza con tecniche che ci portino in uno stato di presenza mentale, e apertura, che ci permette di avere un punto di vista nuovo e poter imparare quello che ci serve, imparare soprattutto a vedere oltre quello che aspettiamo, quello che davvero il mercato sta mostrando.
A questo punto saremo abbastanza aperti da permetterci di riorganizzare la nostra mente, le nostre credenze e percezioni, in modo nuovo.
[ctt template=”7″ link=”b71B4″ via=”yes” ]L’eccellenza è una questione di Equilibrio, bisogna essere in armonia con se stessi, allineati. Elena Sanjust @VitadaTrader[/ctt]
Mark Douglas lo chiama essere In the zone, io preferisco dire connessi al nostro Sé Superiore, ma sono sicura che parliamo della stessa cosa.
Ecco, quando siamo lì, allineati, la nostra capacità di assumere rischi è equilibrata, la gestione del rischio diventa un riflesso della nostra reale propensione al rischio, e siamo in grado di valutare perfettamente il rischio.
E’ vero che il MM è la chiave per essere profittevoli, ma sono anche convinta che per applicarlo davvero nel modo migliore non basta studiarlo da un punto di vista matematico, (che è però una base imprescindibile), ma è necessario aver toccato a fondo noi stessi, conoscerci e aver cambiato tutto quello che in noi ci porta a non applicare quelle semplici regole.
Chiudo con una frase che mi è molto cara di Luigi Ciampa, visto che una delle interviste che sto preparando, è quella a Luca, il suo allievo.
[ctt template=”7″ link=”dqlSR” via=”yes” ]Chi vuole fare del trading il suo lavoro: deve cambiare! e cambiare è possibile perché la mente crea e trasforma. Luigi Ciampa @VitadaTrader[/ctt]Per chi se li è persi dagli anni scorsi, ripubblico qui i link al lavoro così profondo ed interessante sul parallelismo tra vita e Borsa.
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